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“Sono più le cose che ci spaventano che quelle che fanno effettivamente male, e siamo travagliati più per le apparenze che per i fatti reali". ( SENECA )

Si chiude oggi il 2019, ed anche per quanto riguarda i mercati finanziari è tempo di bilanci.

Prima di svelare i risultati che le principali piazze finanziarie mondiali hanno ottenuto in questo 2019 appena concluso, voglio rivolgerti questa domanda:

“Nel 2019, secondo la tua percezione, le borse, COME SONO ANDATE? Bene? Male? di quanto sono salite? o di quanto sono scese?”

Sono certo che la maggior parte dei lettori a questa domanda risponderà: “MALE, i mercati sono andati male!”

Con le costanti tensioni politiche in Italia, con le alzate di ingegno di Trump verso la Cina, con la Brexit, la rivolta ad Hong Kong, la guerra in Libia, la tensione fra Russia e Turchia, il debito pubblico italiano che continua a salire, L' Ilva di Taranto, La Banca Popolare di Bari, COME VUOI CHE SIANO ANDATI I MERCATI FINANZIARI?

Te lo dico io come sono andati:

  • Borsa USA NASDAQ       + 35,74%
  • Borsa Cinese Shanghaii  + 35,57%
  • Borsa Italiana FTSE MIB + 29,65%
  • Borsa USA  S&P 500       + 29,25%
  • Borsa Svizzera     SMI     + 27,3%
  • Borsa Tedesca   DAX       + 26,31%
  • Borsa EUROSTOXX50     + 26,02%
  • Borsa GiapponeseNIKKEI+18,20%
  • Borsa UK FTSE 100         + 13,63%
  • Borsa Spagnola IBEX 35  + 13,59%
  • Borsa HONG KONG          + 9,7%

SONO ANDATI BENE,  BENISSIMO IN MOLTI CASI!

 

Quale parte del tuo portafoglio è investita in azioni, nelle borse internazionali?

Risponditi con sincerità, tanto lo so che, come per la maggior parte degli italiani, il peso delle azioni nel tuo portafoglio difficilmente raggiunge il 15%; la maggior parte dei tuoi investimenti purtroppo è costituita da, nell'ordine:

    1. IMMOBILI, COMPRESA LA CASA DOVE VIVI: oltre il 60% del tuo patrimonio se non di più.
    2. CONTO CORRENTE, LA LIQUIDITA' INERTE SUL CONTO: oltre il 20% del tuo patrimonio se non di più.
    3. OBBLIGAZIONI BANCARIE: che la tua banca ti ha rifilato e che se verranno rimborsate alla scadenza ti avranno reso un bell'1% all’anno. Un vero affare!
    4. I fantastici TITOLI DI STATO ITALIANI, sì proprio quelli, i BTP con scadenze 2028, 2029, 2030, i CTZ ed i BOT, questi anche con rendimento negativo. Alla scadenza incasserai meno soldi di quanto li hai pagati al momento dell’acquisto. Anche questo un vero affare!
    5. Qualche FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO: che la tua banca ti ha rifilato per chiudere il budget dell'anno, sul quale hai pagato costi di ingresso dall'1,5% al 3%. L’operatore ti avrà chiesto, ( testuali parole ): “LEI VUOLE RISCHIARE?" e tu avrai risposto: “no, certo che no, NON VOGLIO RISCHIARE”. Ecco allora che il tuo Fondo Comune di Investimento sarà composto per il 90% dalle obbligazioni e Titoli di Stato e un 10% di azioni che forse non riusciranno, pur guadagnando valore, a compensare i risultati negativi dei restanti titoli ed i costi assurdi da te sostenuti per l’acquisto.
    6. Vuoi non detenere un po' di DIAMANTI? Visto che sempre la tua banca, primaria banca nazionale, te li ha rifilati raccontandoti la storia che questi sono beni rifugio e che in qualsiasi momento li potrai vendere... ( magari fosse così ).
    7. Qualche azione italiana sottoscritta 10 anni fa, come ENI, ENEL, INTESA SANPAOLO, UNICREDIT che valgono dal 50 % al 90% in meno di quanto le avrai pagate, soprattutto le azioni bancarie.

La performance di questo portafoglio quest’anno è stata un magnifico ZERO! 

Gli immobili, tranne quelli in MILANO e in alcune località esclusive, hanno continuato il loro deprezzamento per assenza di domanda e per un carico fiscale sempre crescente.

Gli strumenti finanziari da te detenuti non hanno compensato le perdite di valore subite dal tuo patrimonio immobiliare.

La liquidità sul conto corrente non viene remunerata, e dal prossimo anno diverse banche applicheranno tassi di interesse negativi, altre aumenteranno i costi dei conti correnti.

Le obbligazioni bancarie hanno tenuto il loro prezzo, in alcuni casi hanno messo a segno un buon rialzo, che quindi ti permetterebbe di portare a casa un guadagno se solo l'operatore bancario ti dicesse di venderle. Tranquillo, questo non succederà. La banca ha troppo bisogno del tuo prestito. Sì, perché l’obbligazione bancaria non è niente di meno che un prestito che stai concedendo alla tua banca per un misero 1% all’anno.

I titoli di Stato, soprattutto quelli con scadenze lunghe, il decennale per intenderci, ha registrato un'ottima performance a seguito della riduzione dello spread con il Bund Tedesco. Se il tuo operatore bancario di fiducia non te l'ha detto, te lo dico io, VENDILI!

Per i fondi flessibili prudenti di cui al punto 5,  qualche punto percentuale, nell'ordine del 4/5 %, lo hai ottenuto, ma a questo devi sottrarre il costo della commissione di ingresso.

Per i diamanti ed operazioni simili non sono in grado di indicarti una performance, non sono strumenti finanziari, sono solo "raggiri" che un sistema bancario in profonda agonia mette in atto qua e là ad ignari e impreparati clienti, in genere quelli più rispettosi e che non si lamentano mai,  proprio come te!

Le 4 o 5 azioni italiane che detieni in portafoglio hanno performato molto bene, soprattutto Enel e anche le banche. Peccato che avendole acquistate tanti anni fa, ancora il loro valore sia fortemente al di sotto del prezzo iniziale. In questi ultimi anni comunque hai incassato discreti dividendi, per fortuna, almeno quelli.

 

“Prima vedere risultato, poi investire in azioni” ( antico proverbio del risparmiatore italiano )

 

Adesso penserai che io voglia convincerti che le Azioni siano lo strumento più semplice per "far rendere" i tuoi risparmi di più e per permetterti di recuperare gli anni perduti.

In realtà non è questo il mio obiettivo! Non ti ho detto ancora tutto quello che devi sapere.
Per ogni cosa serve il buon senso. Puoi fare un salto in alto di un metro, un metro e mezzo anche 2 con un buon allenamento, ma di certo non puoi saltare 3 metri.

Il 2019 è stato un anno molto positivo, anche se non l'avresti detto. Non te ne eri accorto.

Il 2018 era stato un anno difficilissimo per gli investitori in azioni. Le Borse avevano registrato pesanti perdite: Italia - 20%, Europa - 15%, USA - 18%,  Cina - 23%, Giappone - 17%.

Gli ottimi guadagni del 2019 hanno riportato gli indici un po' al di sopra di quanto non fossero già a fine 2017, recuperando le perdite del 2018 e aggiungendo qualcosa.

Ciò che emerge da questa analisi sono queste 4 riflessioni:

  1. I risparmiatori sono coscienti dell'andamento dei mercati solo quando questi vanno male. I telegiornali ne parlano con una certa enfasi solo quando le borse scendono. Mai hai sentito parlare degli ottimi rialzi nel 2019, vero?
  2. In preda alla paura generata dalle notizie negative i risparmiatori,  compreso tu, se hanno azioni in portafoglio tendono a venderle per proteggere quanto è rimasto da ulteriori discese. Se non ne hanno non si sognano minimamente di comprarle.
  3. Se invece i mercati salgono per 2, 3 o anche 4 anni di seguito, allora i risparmiatori, spalleggiati dalle notizie euforiche dei media, acquistano una buona dose di titoli proprio per provare a partecipare al rialzo in atto da anni. Vuoi che non continui ancora un po' questo bengodi? Puntualmente arriva il periodo nero, come il 2018 ed i risparmiatori si comportano come descritto al punto 2, distruggendo il capitale, e ancora peggio acquisendo un'idea negativa e ostile verso il mondo degli investimenti azionari, come quella che anche tu hai adesso.
  4. Basta allungare l'orizzonte temporale, 2017 - 2019 ad esempio,  e tutto sembra meno grave, le discese sono state recuperate e i portafogli sono intatti. Facile da dire. Un po' meno facile è restare calmi quando il portafoglio è sceso del 20%!

 

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