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ItalianiRisparmioconsulentefinanziarioaosta

 [ ARTICOLO PUBBLICATO NELLA NOSTRA RUBRICA MENSILE "SOLDI A PARTE" SUL QUOTIDIANO ONLINE AOSTASERA.IT ]

 

Perché depurarsi dal patriottismo finanziario è una virtù dei forti
 

Chi ha coniato l’espressione “facile come bere un bicchier d’acqua”, aveva ragione. Esistono però 2 motivi per cui posso dissetarmi:

  1. Perché ho sete (stimolo)
  2. Perché mi fa bene (prevenzione)

 

Nella piramide di Maslow il primo punto asseconda un bisogno fisiologico di pura sopravvivenza, il secondo un bisogno di sicurezza: oltre a sopravvivere devo anche star bene fisicamente.

Affinché io arrivi a questa conclusione, è indispensabile che si verifichi una condizione: devo capire che questa cosa mi fa bene altrimenti berrò solo quando sentirò lo stimolo.

Non sempre è possibile assecondare quello stimolo che richiede risposte rapide. A volte ci troviamo nella condizione di non poterlo proprio fare.

Per esempio, vi racconto cosa mi è successo lo scorso weekend:
nell’unica giornata di sole parto con gli amici per una gita in bici, direzione Pila. In sella alle nostre Mountain bike, attraverso le mulattiere, iniziamo a salire, ma abbiamo sottovalutato 3 aspetti:

  • la nostra preparazione fisica
  • la lunghezza del percorso 
  • le scorte d’acqua

Dopo ore in mezzo ai boschi, finiamo l’acqua. Dopo parecchia fatica e assetati ( scarsa prevenzione ) arriviamo ad un ruscello: che facciamo?

Beviamo!  Stimolo/risposta.


Il rischio era di intossicarci con acqua non controllata e rimanere in bagno per qualche giorno. Ad un bisogno fisiologico non esiste cervello in grado di opporsi ragionando.

 

Morale della favola:

  1. affidarsi al solo stimolo può essere la peggiore scelta che si possa compiere
  2. una scarsa prevenzione può farti correre rischi inutili

 

Se pensiamo ai nostri risparmi, c'è un momento in cui arriva lo stimolo della sete. Abbiamo bisogno di capire cosa fare con i nostri risparmi e lo vogliamo sapere subito, vogliamo agire all’istante.

In pochi sentono il bisogno di gestire bene i propri risparmi, non c’è quella sete sana di pianificare in modo corretto il proprio futuro.

Esistono 2 modi per farlo:

  • aspetto lo stimolo ( bevi solo se il tuo organismo te lo chiede )
  • faccio prevenzione ( ti idrati con regolarità )

 

Quando arriva lo stimolo reagisco di conseguenza

 

Lo stimolo qualche giorno fa è arrivato dallo Stato italiano che ha emesso nuovo debito (Titoli di Stato) che è andato letteralmente a ruba. Stimolo/risposta.

L’investitore ha dei risparmi che deve remunerare, non sa come fare, al primo ruscello che gli si presenta davanti si tuffa a capofitto.

Forse alcuni non si sono accorti che questa non è più l’Italia del boom economico in cui il paese cresceva a ritmi del 5-6% all’anno. Era un mondo in cui era facile trovare un lavoro sicuro - il posto fisso - la sanità era sempre gratuita, la scuola anche e la pensione non era un miraggio.

Tutto non senza sacrifici, infatti se il PIL cresceva a ritmi elevati anche il debito pubblico lo faceva, per non parlare dell’inflazione ( con conseguente svalutazione della lira ).

I risparmi si accumulavano anno dopo anno e finivano sempre in 3 grandi calderoni che da sempre erano garanzia di rendimento senza rischio:

 

  1. Titoli di Stato
  2. Immobili
  3. Libretti bancari/postali

 

Nel favoloso mondo del risparmiatore italiano, i titoli di Stato avevano tutte le caratteristiche ottimali che un investitore ricerca:

  • nessun rischio - garanzia dello Stato
  • alto rendimento - in media un BOT rendeva dal 10% al 15% 
  • breve durata - 1/2/3 anni
  • semplicità di funzionamento - nessuna oscillazione e rimborso del capitale
  • facilità di comprensione - presto soldi allo Stato italiano e questo mi paga gli interessi

 

Come direbbe Pangloss, il precettore di Candido, quello era il “migliore dei mondi possibili”.

 

Per tutti gli anni ’70 e ’80 è stato così, e sembrava dovesse proseguire anche negli anni ’90. Un vero e proprio paradiso per i risparmiatori.

Da metà degli anni ’90 ad oggi c’è stata un’inversione di tendenza, l’Italia non è più stata in grado di garantire nulla. Si è passati da alto rendimento senza rischio ad alto rischio senza rendimento.


Alcuni dati della situazione attuale del nostro paese:

Matteo Capitoni Consulente finanziario

 


Ancora oggi i Titoli di Stato sono considerati il porto sicuro del risparmiatore italiano, rimasto attaccato con le unghie e con i denti a quegli anni che non ci sono più.

I titoli di Stato che prevedono il pagamento di cedole e capitale verranno rimborsati con i soldi derivanti dalle entrate del governo che non sono altro che imposte sul PIL (prodotto interno lordo).


Siamo certi che i Titoli di Stato siano ancora investimenti ad alto rendimento senza rischio?

 

Uno dei tanti motivi di orgoglio del nostro paese e che fa gola ai governi di qualsiasi colore è il risparmio privato.
Gli italiani si dimostrano delle formiche formidabili, degli ottimi risparmiatori, ma dei pessimi investitori tanto da occupare l’ultima posizione nella classifica di alfabetizzazione finanziaria tra i paesi OCSE ( Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ).

Siamo un popolo benestante, nonostante tutto, per il quale però la scarsa cultura finanziaria potrebbe rivelarsi una grossa piaga sociale negli anni a venire.

Questa e la prossima generazione saranno chiamate a gestire la ricchezza derivante dal quel boom economico che ha visto per protagonisti i loro genitori e i loro nonni. Dovranno farsi trovare pronti perché non sarà uno strumento finanziario o un immobile a salvarli questa volta.

Inutile scagliarsi contro chiunque al solo fine di creare sterili polemiche. Non sono eventi controllabili e non serve a nulla sprecare energie per qualcosa che non posso controllare: ( STATI GENERALI / MES / RECOVERY FUND / EUROPA / BCE / LAGARDE / CONTE / ECC ).

Concentriamoci su noi stessi e su cosa possiamo fare per migliore la nostra situazione senza ritrovarci ancora una volta ad aspettare il prossimo aiuto o incentivo statale.

Dobbiamo avere il coraggio di dissetarci ( fare prevenzione ) prima di avere lo stimolo della sete, e lo dico io che ahimè mi trovo a parlare di soldi in Italia: il processo non è affatto facile e può accadere solo in modo: con la consapevolezza. Solo così sarà possibile una buona prevenzione, cioè fare oggi un qualcosa che mi tornerà utile domani.

La molla della consapevolezza scatta quando iniziano a frullare in testa alcune considerazioni:

  • devo iniziare a fare qualcosa
  • voglio farlo

Il primo punto è un atto di fede, l’ultimo è pura prevenzione consapevole!

L’Italia ha chiesto ( BTP ITALIA ) e chiederà ( BTP FUTURA ) ancora ai propri cittadini un atto di fede, ma per quanto il nostro paese sia la culla del cattolicesimo, i risparmi e gli investimenti sono e saranno per sempre una disciplina LAICA.

 

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