[ ARTICOLO PUBBLICATO NELLA NOSTRA RUBRICA MENSILE "SOLDI A PARTE" SUL QUOTIDIANO ONLINE AOSTASERA.IT ]
Un chicco di grano non fa un mucchio, due chicchi di grano non fanno un mucchio, nemmeno 10, 100 o mille fanno un mucchio.
Al contrario, togliendo un chicco di grano da un mucchio quello che rimane è ancora un mucchio di grano.
Quanti chicchi di grano possono fare una differenza tale da poterli considerare un mucchio? Oppure, togliendo quanti chicchi di grano da un mucchio questo cessa di essere un mucchio?
Eubulide di Mileto è un filosofo greco appartenente alla scuola Megarica. E’il primo a teorizzare il paradosso del sorite ( in greco SOROS vuol dire mucchio ), con cui vuole dimostrare l’impossibilità di distinguere il vero dal falso.
Il suo più celebre paradosso è quello del mentitore con cui Epimenide di Creta afferma che: “tutti i cretesi sono bugiardi”. Essendo lui stesso cretese nessuno saprà mai se avrà detto la verità o meno.
Questi mesi di “bulimia mediatica” ne sono stati la prova. E’ stato detto tutto e il contrario di tutto. Chi non ha avuto difficoltà, almeno una volta, a distinguere il vero dal falso scagli la prima pietra.
Al risveglio da tutto questo il mondo si ritroverà ad affrontare tutte le questioni lasciate in sospeso, una su tutte la sostenibilità ambientale per il nostro Pianeta che, a differenza dei paradossi di Eubulide, è una verità assoluta.
Il centro di ricerca internazionale Global Footprint Network, fondato nel 2003 da Mathis Wackernagel, ogni anno calcola lo sfruttamento del pianeta.
Quest’anno l’Overshoot day, ovvero il giorno dell’anno nel quale l’essere umano è in debito con gli ecosistemi naturali ( risorse consumate maggiori di quelle prodotte dalla Terra ), è stato il 22 agosto.
Sabato scorso avevamo già consumato tutte le risorse che il nostro pianeta riuscirà a produrre per il 2020.
Un mese dopo rispetto all’anno precedente, non per meriti nostri, ma a causa della pandemia in corso che ha ridotto drasticamente i consumi. Vietato dire: “ la pandemia ha fatto anche qualcosa di buono”. Lasciamo queste facili conclusioni agli sprovvisti di ragione.
Il detto popolare: “una volta toccato il fondo si può solo risalire”, oggi potremmo modificarlo in “una volta toccato il fondo si può risalire o iniziare a scavare”.
Il mondo è diviso in 2 fazioni: quella che sta scavando e quella che prova a risalire.
Come può anche il risparmiatore fare la sua parte?
La consapevolezza generata nelle nazioni, soprattutto quelle più sviluppate, negli ultimi 2 decenni ha portato prima i consumatori e poi i risparmiatori ad una crescente domanda di beni e servizi a basso, se non nullo, impatto ambientale.
Le sofferenze del Pianeta hanno smosso le coscienze di quei risparmiatori che con più convinzione hanno iniziato a destinare le proprie risorse verso quelle aziende e quegli strumenti finanziari etici e socialmente responsabili.
Oggi tutti gli strumenti finanziari “tradizionali” possono essere sostituiti da quelli socialmente responsabili. Questo è un cambiamento radicale che, come tutti i cambiamenti, potrebbe richiedere molto tempo, ma di tempo oggi non ne abbiamo più.
Se acquistare una Tesla al posto dell’utilitaria diesel del 2001 non è sempre possibile, destinare i propri risparmi, o parte di essi, verso quelle aziende sostenibili anziché verso quelle che continuano imperterrite a sfruttare il carbon fossile, è un’azione che TUTTI possiamo compiere.
Gli investimenti socialmente responsabili ( SRI - Socially Responsible Investments, i primi a comparire nell’industria finanziaria ), esistono da più di 50 anni, ma per molto tempo sono stati relegati ad una nicchia di investitori illuminati.
Questi tipi di investimenti prevedono l’esclusione di alcuni settori considerati controversi:
- Alcool
- Tabacco
- Armi
- Pornografia
- Molti altri
Dall’inizio degli anni 2000 questa tipologia di investimenti, oltre ad escludere questi settori, ha iniziato ad includerne altri che rispettano i criteri di responsabilità ambientale, sociale e di buon governo ( ESG ).
I principali fattori degli investimenti ESG sono ( un elenco completo lo trovate QUI ):
- Riduzione dell’inquinamento ambientale
- Rispetto della biodiversità
- Maggiore attenzione al cambiamento climatico e deforestazione
- Tutela della privacy
- Maggiore rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro
- Parità di genere
- Riduzione dell’evasione fiscale
Cambiare le proprie abitudini nella gestione dei propri risparmi è faticoso proprio come modificare quelle azioni quotidiane che ci danno apparenti sicurezze. L’impulso al cambiamento però non può arrivare sempre e solo dall’”alto” con congressi, conferenze e riunioni ( che poi sappiamo tutti finire con grossi buffet ), ma deve arrivare dai singoli individui nelle piccole scelte quotidiane.
Sii il cambiamento che desideri vedere nel mondo
P.S.
Per scrivere una bella lettera d’amore bisogna essere innamorati.
Per far del bene a noi stessi e al nostro Pianeta bisogna essere innamorati delle bellezze del mondo, dei nostri figli e della vita.
Sei diffidente di quello che leggi sui siti generalisti di economia e finanza o sui giornali? In parte hai ragione. Noi con questo blog cerchiamo di farti tornare la fiducia su temi ostici come risparmio, investimenti e finanza personale. Questo è l’UNICO blog in Valle d’Aosta su questi temi, lo facciamo da un anno grazie ai lettori della nostra rubrica settimanale. Puoi farlo subito anche tu.